5 consigli per far foto indimenticabili in VACANZA
Siamo a luglio e molti di voi stanno pianificando le vacanze… altri ancora, sono già partiti.
Ogni anno milioni di “fotografi” girano per mari e monti dotati di telefoni con macchina fotografica, compattine, entry level, reflex da millemila euro e così via… Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Questi individui soprannominati “fotografi”, solo perché hanno una macchina fotografica tra le mani, potrebbero sembrare molto diversi tra loro (semplici turisti, amatori della fotografia o professionisti), ma in realtà sono più simili di quanto si possa immaginare… Perché? Perché per prima cosa sono tutti alla ricerca dello scatto che “incornici” la vacanza e come seconda cosa per ottenerlo devono tener presente questi punti fondamentali:
1) EVITA I SOGGETTI IMPORTANTI: a meno che tu non sia pagato fior fior di quattrini da un editore per fare una foto che ne so, alla Mole Antonelliana o alla Torre di Pisa, se andrai a Torino o a Pisa, evita di scattarla perché intanto basterà una semplice googolata per trovare scatti fighissimi fatti in notturna, con un cielo particolare o da angolazioni che solo dopo mesi di ricerche riusciresti a scoprire;
2) FOTOGRAFA LE EMOZIONI: non focalizzarti sui soggetti principali, cattura le emozioni, le “azioni”, i particolari che sono ciò che fa la differenza;
3) NON CURARTI DEGLI ASPETTI TECNICI: sempre a meno che tu non sia pagato fior fior di quattrini da un editore o da un committente, lascia che sia l’anima del “momento” (e non de li rimortacci tua) a guidarti e a farti scattare… Non pensare troppo ai tecnicismi, perderesti la spontaneità e gli scatti risulterebbero “FINTI”… Piuttosto opta per l’opzione P (program) che sistema tutto in automatico. Molti la evitano come fosse il diavolo perché temono che “non faccia figo” e che non “faccia fotografo”, ma in alcuni casi fornisce maggiore velocità ed elasticità nella ripresa;
4) COPIA, SPIA E GUARDATI INTORNO: al di là di osservare chi ce l’ha più lungo (l’obiettivo) con quell’invidia mista ad ammirazione tipica del mondo maschile (ma vale anche al femminile, sia chiaro) non soffermarti a guardare l’attrezzatura, ma prendi spunto dall’angolatura e dalle idee che hanno altri “fotografi” che scattano “tutto intorno a te” e che magari conoscono meglio i luoghi. Questo tipo di “fotografowatching” non va fatto senza un minimo di cognizione e di selezione… Se uno fotografa una merda non imitarlo!
5) FALLO PER TE: alla fine ciò che conta è che SEI IN VACANZA!!! Che diamine: GODITELA! I ricordi fotografici saranno ciò che di bello manterrai nel tempo e che magari un giorno mostrerai ai tuoi nipotini… Viviti il momento e ritemprati non pensando continuamente a catturare per forza di cose lo “SCATTO MAGNIFICO”… Intanto sempre a meno che tu non sia pagato fior fior di quattrini da un editore o da un committente, far lo sborone su Facebook ormai non serve più a niente e le foto, anche quelle belle, durano il tempo di una scoreggia!
PS, SE QUI SOTTO APPARE UNA PUBBLICITA’ SAPPI CHE NON L’HO MESSA IO…
92 minuti di applausi!
Cristiano said this on 02/07/2014 a 21:08 |
😉
messaggisofisticati said this on 03/07/2014 a 23:34 |
Concordo in pieno!
Vlao said this on 02/07/2014 a 21:18 |
😉
messaggisofisticati said this on 03/07/2014 a 08:17 |
direi che è proprio così
Fede said this on 03/07/2014 a 08:10 |
😉
messaggisofisticati said this on 03/07/2014 a 08:17 |
Quelle che hai elencato posso sembrare delle ovvietà, ma chi più chi meno, ci siamo cascati tutti almeno in una di esse. 😉
Io per primo, ricordo una volta che mi trovavo a Parigi davanti le piramidi di cristallo del Louvre e ci girai attorno mezz’ora per catturare “l’inquadratura perfetta”, prima di realizzare che chissà quanti prima di me l’avevano già trovata, immortalata e pubblicata: mi sarebbe bastato cercare su Flickr, tanto per dire, e trovare dozzine di immagini cento volte più belle delle mie.
Ma credo che a un certo punto subentri quel pizzico di narcisismo che ti fa dire “eh, ma questa l’ho fatta io”… 😉
cyberluke said this on 03/07/2014 a 12:06 |
Caro Cyber, quando ho scritto questo pezzo sapevo benissimo che la pensavi come me… La Mole Antonelliana infatti è un esempio che mi è venuto in mente proprio quando alla Cavallerizza abbiamo fatto un discorso simile… Ti ricordi?
messaggisofisticati said this on 03/07/2014 a 22:44 |